Logistica

               Logistica

La Logistica costituisce sempre più un elemento centrale ai fini di migliorare la competitività della filiera, sia per il suo forte impatto sulla qualità del prodotto nelle mani dei clienti che per la rilevanza dei suoi costi.

La tipicità del prodotto florovivaistico del Distretto, costituito da due ben distinte zone produttive, che è caratterizzato da processi di conservazione e trasporto diversificati per Fiori recisi e Piante in vaso derivanti dalle differenti caratteristiche e ciclo di vita degli stessi, impone alcuni vincoli che rendono ancora più necessaria una gestione logistica di eccellenza.

Si rileva però come da una parte le attuali infrastrutture del Distretto per la raccolta, l’immagazzinamento ed il successivo trasporto della produzione siano ancora carenti e, dall’altra, la gestione dei processi lungo la filiera logistica non risulti sovente competitiva in termini di rapidità ed efficienza.

La filiera logistica non può più considerarsi confinata al solo territorio del Distretto ma bensì deve essere vista come una gestione d’insieme di tutti gli attori coinvolti, dal produttore fino al mercato di consumo attraverso, ovviamente, grossisti ed esportatori e mediante l’intervento di aziende di trasporto specializzate che garantiscano la massima efficacia e qualità con costi logistici altamente competitivi. Per questo motivo l’obiettivo prioritario è il miglioramento della gestione dei processi logistici nel loro complesso e, in particolare, del trasporto.

 

A tal fine si è condotta un’indagine presso gli operatori della filiera Logistica del Distretto, in particolare Grossisti, Esportatori e Trasportatori, per evidenziare i temi operativi più sentiti del momento che incidono negativamente sulle prestazioni della distribuzione (in particolare di Fiori e Fronde Recisi) verso il mercato centro-nord ed est europeo.

L’indagine si è resa ancor più necessaria per poter raccogliere con oggettività le opinioni di tutti gli attori coinvolti , in modo da superare valutazioni parziali , e costruire così una visione d’insieme della situazione in atto e delle possibili opportunità di miglioramento.

La raccolta dettagliata di dati sulle caratteristiche attuali della distribuzione del settore del reciso (es: numero e tipo dei veicoli utilizzati, volumi trasportati, tempistiche, frequenze, rotte e destinazioni, etc.) effettuata dalla maggior parte degli operatori di trasporto, Grossisti ed Esportatori ha evidenziato tipologie diverse di trasporto:

  • le destinazioni in cui prevale l’uso di autotrasportatori puri sono Benelux e Germania settentrionale ed occidentale
  • il trasporto gestito dal settore commerciale si concentra su mete più prossime (Austria, Svizzera, Germania meridionale). A queste rotte di medio-lungo raggio si aggiungono poi destinazioni di breve raggio per la vicina Francia (Nizza, Marsiglia, Hyeres), su cui molti segnalano un bisogno di razionalizzazione delle linee e dei mezzi, attualmente gestite con furgoni.
  • la distribuzione nazionale viene percepita dagli operatori meno problematica, grazie all’uso di forti ed organizzati vettori italiani o ad un’efficace gestione interna.

Per la distribuzione verso l’Europa centrale ed orientale si evidenzia l’esigenza di accorpare i volumi di trasporto al fine di ottenere economie di scala che consentano di recuperare competitività sia in termini di costo che di qualità e tempi di consegna evitando l’attuale passaggio tramite la logistica olandese.

Onde ottimizzare l’intero  processo distributivo, ne consegue pertanto la necessità di verificare la possibilità di avviare un percorso che porti i vari operatori sul territorio del Distretto ad unire l’organizzazione delle attività logistiche ed i volumi di trasporto per gestirli in modo coordinato e sinergico

Sulle esigenze e le richieste per il trasporto e sulla possibilità concreta di realizzare delle collaborazioni tra le aziende che permettano delle sinergie per la competitività Logistica del Distretto ci sono schematicamente tre tipi di posizioni :

  • le aziende che hanno già fatto importanti investimenti in logistica, che non sono particolarmente motivate a mettere in comune risorse;
  • le aziende che potrebbero essere interessate a sviluppare un progetto consortile, a patto di avere chiare regole e gestione;
  • Il resto delle aziende, generalmente più piccole, che pur vedendo favorevolmente iniziative di razionalizzazione dei servizi finalizzate ad avere minori costi ed un servizio migliore, non hanno una particolare propensione di tipo associazionistico

Obiettivi ed attività

 

Sulla base di quanto sopra il Distretto,  a livello di attività  di medio-breve termine , deve:

  • favorire l’adozione all’origine di standard di qualità e di confezionamento per le produzioni, tali da evitare successive inutili rilavorazioni;
  • modernizzare e potenziare il sistema d’organizzazione dello stoccaggio e della movimentazione interna al Distretto (ivi incluso lo sviluppo di celle frigorifere e l’adozione di sistemi rapidi ed efficienti di carico e scarico automezzi presso il Mercato di Sanremo, oltre ad alcuni servizi per autotrasportatori, quali parcheggio sorvegliato, etc).
  • promuovere iniziative di riduzione costi di trasporto interni al Distretto , come ad esempio l’adozione e l’offerta da parte del Mercato di un giro di raccolta e trasporto comune a più produttori;
  • preservare e razionalizzare un sistema di trasporto in entrata/uscita dal Distretto indipendente dalla logistica olandese, favorendo aggregazioni e collaborazioni che permettano alle aziende di autotrasporto di essere più competitive e di diminuire i costi (groupage, ritorni merce,…) , anche per evitare i rischi di trasformare il territorio e le attività del Distretto in un’ “area satellite” degli olandesi ;
  • promuovere iniziative che possano portare alla costituzione di una “Agenzia”( Pubblico-Privato)  che coordini le attività di trasporto , al fine di ricercare le necessarie sinergie di riduzione costi e miglioramento servizio , delle aziende del Distretto che siano disponibili a partecipare ad un tale progetto , senza escludere a priori la possibilità di coinvolgere eventuali specialisti di logistica attualmente esterni al territorio;
  • valutare la possibilità di creare una o più piattaforme logistiche (Transit Point), baricentriche verso i maggiori mercati di interesse (ad esempio sud Germania, Berlino, etc) che consentano l’ottimizzazione del trasporto primario senza penalizzare la rapidità e la frequenza di consegna al cliente;
  • razionalizzare i flussi logistici interni al distretto, valorizzando ciò che già esiste (Mercato di Sanremo, Aeroporto di Albenga, sistema ferroviario ed autostradale, area portuale di Vado Ligure, ecc.), anche favorendo iniziative congiunte e di “cooperazione fiori/piante” verso il sistema del trasporto , pur con i limiti e le difficoltà che la diversità dei requisiti di conservazione delle due merceologie pone ad una forte sinergia tra le due filiere sul singolo trasporto.
  • valutare la costruzione di un autoporto e di una piattaforma attrezzata ad Albenga e favorendo il reperimento di mezzi di trasporto/groupage; si ritiene indispensabile la creazione di un polo commerciale-logistico, che razionalizzi e concentri tutte le attività ad oggi esistenti, con particolare attenzione ad individuarne la localizzazione che eviti la perdita di terreno agricolo.
  • favorire la valutazione sull’opportunità e la possibilità tecnica di implementare eventuali sinergie distributive con altre tipologie di prodotti (esempio ortofrutta ) e/o con altre zone di produzione/importazione;
  • analizzare il potenziale di modalità di trasporto innovative quali i trasporti multimodali/ferrovia e il trasporto aereo.

Nel medio-lungo periodo, il Distretto dovrà essere un soggetto attivo di sollecitazione/intervento rispetto ad investimenti infrastrutturali che siano in grado di migliorarne la competitività.

A livello di finanziamenti, il Distretto indica come priorità:

  • gli studi e gli interventi per il miglioramento delle procedure logistiche interne alle imprese, così da ridurre i costi di manipolazione e da migliorare la conservazione del prodotto;
  • i sostegni e le agevolazioni per il rafforzamento dei servizi logistici (creazione di sinergie tra gli operatori del trasporto, aree di carico e scarico sul Mercato dei Fiori, sviluppo e utilizzo di piattaforme logistiche condivise tra operatori del Distretto, ecc) a supporto delle iniziative di commercializzazione diretta nei principali mercati europei.
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